Carceri. On. Santerini (Scelta Civica): “Una cultura giuridica del diritto mite”






    L’on. Milena Santerini, intervenendo in Aula alla Camera sulla delega al Governo in materia di pene detentive non carcerarie, ha detto:

    “Scelta Civica dà parere positivo sul provvedimento, che s’inserisce nella migliore cultura giuridica e politica del Paese, quella del diritto mite. Il nostro obiettivo è duplice: difendere la vittima, non annientare chi ha commesso la colpa. Non si tratta di un decreto svuota carceri, ma di un intervento volto ad affermare l’idea di una giustizia non vendicativa. La detenzione deve essere considerata l’extrema ratio. Vi sono valide alternative, davvero riparatrici, alcune delle quali già presenti nel nostro ordinamento. Penso alle sanzioni di carattere morale, alle prescrizioni di condotta, alle sanzioni pecuniarie, ai lavori socialmente utili. E fondamentali diventano, in questa logica, le misure per il lavoro che coinvolgano i detenuti, comune per comune, in attività educative volte al loro reinserimento nella società. Mi auguro che l’Aula sia sensibile all’impostazione del provvedimento e voglia far sua la filosofia che lo anima: responsabilizzare il reo senza provocare un’inutile afflizione punitiva”.

    Nella seduta odierna mio intervento in aula sul decreto  ;giovedí, invece,  ci sarà la .

    Nasce il Forum Scuola e Cittadinanza

    Nella giornata di ieri, giovedì 27 giugno, l’On. Santerini ha dato il via ai lavori del forum Scuola e Cittadinanza al quale hanno preso parte il Sottosegretario Galletti del Ministro all’Istruzione oltre alle associazioni di studenti e genitori, Telefono Azzurro, la Fondazione Agnelli, il Garante per l’Infanzia della Regione Lazio, la Società italiana pedagogisti, la Fondazione Intercultura e Cittadinanza attiva.
    Quest’iniziativa fortemente voluta dall’On. Santerini capogruppo di Scelta Civica in commissione cultura della camera, nasce con lo scopo di voler mettere in comunicazione le diverse rappresentanze del mondo della scuola: Studenti, Genitori, Docenti, Presidi ma anche le figure professionali che vi ruotano attorno come pedagogisti. Attorno ai diversi soggetti si vuole creare un dialogo in cui al centro vi sia la scuola e il suo sviluppo per renderla moderna ed efficiente che formi persone sia sotto l’aspetto nozionistico sia sotto l’aspetto umano. L’incontro di oggi che ha dato il via ai lavori è servito per mettere sul tavolo le aspettative e le problematiche del mondo della scuola vista dalle diverse associazioni. È emersa un grandissimo consenso e concordanza sull’affermazione dell’On. Santerini sul fatto che la scuola necessiti di maggior autonomia e meno vincoli, in modo tale da potersi legare alle esigenze sia geografiche che sociali del territorio in  cui va a situarsi andando così a contrastare il fenomeno della dispersione scolastica grazie ad interventi mirati effettuati dalle singole scuole che conoscono le realtà ed i motivi dell’abbandono scolastico che coinvolgono la propria zona. Quest’autonomia è volta anche a creare una maggior equità tra le diverse scuole e permettere a tutte le scuole di eccellere e questo sia tra le diverse scuole ma anche all’interno di uno stesso istituto che a volte presenta differenze tra una classe e l’altra. L’altro punto fondamentale toccato in riunione e che ha visto d’accordo tutti i presenti è la qualità sostanziale, fatta anche attraverso criteri di valutazione del corpo docente ma che non si basi solo sugli invalsi.
    Tutti obbiettivi questi, molto importanti. Oggi sono iniziati i lavori per avere domani una scuola migliore.

    Sotto la lettera di convocazione .
    Cari amici,



    nell'ambito delle attività che Scelta Civica per l'Italia starealizzando a favore dell'istruzione e del sapere, intendiamo aprire una riflessione sulla scuola come sistema integrato che coinvolge la comunità, in cui cittadini, genitori, educatorisostengono un progetto di trasmissione di valori democratici e dove si realizza una larga distribuzione di autorità educativa.



    Per rispondere ai bisogni educativi e di istruzione abbiamo bisogno, infatti, di tutte le componenti della società, in modo da rafforzare il sistema pubblico ( statale e paritario) oggi troppo debole davanti alle nuove sfide educative. 



    La scuola dei cittadini è una delle espressioni di nuova  governance socialeche deve avere una sempre maggiore partecipazione: uno sforzo comune operato da tutte le componenti della società, una buona prassi che dovremmo realizzare in più settori. Si tratta di una vera alleanza educativa, la stessa di cui necessita il sistema Italia per ripartire dalla crisi.



    Per discutere questi temi e concordare eventuali iniziative comuni, vi invitiamo a partecipare al  Forum Scuola e cittadinanza, una consulta che radunerà singoli e associazioni che rappresentano insegnanti, studenti, famiglie, agenzie educative, volontariato e che si riunirà periodicamente per dibattere su come rafforzare il legame tra la scuola e i cittadini.



    Vi chiediamo, quindi, disegnalare la vostra partecipazione all'incontro che si svolgerà il giorno



    27 giugno 2013 alle 10.30

    Aula De Gasperi,Gruppo scelta civica per l'Italia

    Via Uffici delvicario 11 (V piano) Roma

    Iniziano le attività internazionali del deputato Santerini !

    Milena Santerini  incontra una delegazione di sikh a Brescia e si interessa della situazione delle comunità sikh in Lombardia e veneto

    Interrogazione sulla questione GAE: Graduatorie ad esaurimento per la docenza

    si tratta di una interrogazione per risolvere una questione di disparità tra giovani laureati iscritti al medesimo corso di laurea, che hanno avviato il loro percorso di studi in Scienze della Formazione Primaria ( ordinamento quadriennale) e che sono rimasti esclusi dalle graduatorie perchè il Miur ha fissato un termine perentorio entro il quale iscriversi avendo conseguito la laurea. Di conseguenza coloro che stanno terminando o che hanno terminato il loro cicolo di studi con la laurea dopo il termine posto dal Miur risultano esclusi dalle Graduatorie ad Esaurimento per la docenza. Questa interrogazione è volta a trovare una soluzione per questi giovani laureati, tuttavia non rappresenta una eccezione alla questione dell'assunzione in ruolo della docenza, tema che andrà ridiscusso assieme a quello della formazione del personale docente.

    Interrogazione a risposta immediata in commissione



    Al Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca

    Per sapere, premesso che:

    il comma 2-ter dell’articolo 14 del decreto legge 29 dicembre 2011, n.216,  ha istituito una fascia aggiuntiva alle graduatorie  ad esaurimento di cui all'articolo 1, commi 605, lettera c), e 607, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, e successive modificazioni;

    tali graduatorie restano comunque chiuse limitatamente ai docenti che hanno conseguito l'abilitazione dopo aver frequentato …omissis… il secondo e il terzo corso biennale di secondo livello finalizzato alla formazione dei docenti di educazione musicale delle classi di concorso 31/A e 32/A e di strumento musicale nella scuola media della classe di concorso 77/A, nonché i corsi di laurea in scienze della formazione primaria negli anni accademici 2008-2009, 2009-2010 e 2010-2011;

    il Decreto ministeriale n. 53/2012 ha fissato i termini per l'inserimento nelle predette graduatorie aggiuntive a decorrere dall'anno scolastico 2012-2013. In particolare, l’articolo 1, comma 1 prevede che “ possono presentare domanda di inclusione in una fascia aggiuntiva alla III fascia
    delle graduatorie ad esaurimento costituite in applicazione del D.M. 12 maggio 2011 n. 44, modificato dal D.M. 26 maggio 2011 n. 47, i docenti che negli anni accademici 2008/09, 2009/10 e 2010/11 hanno conseguito l’abilitazione dopo aver frequentato …omissis.. il secondo e il terzo corso biennale di secondo livello finalizzato alla formazione dei docenti di educazione musicale delle classi di concorso 31/A e 32/A e di strumento musicale nella scuola media della classe di concorso 77/A, nonché i corsi di laurea in scienze della formazione primaria.”;

    secondo l’articolo 10 del predetto decreto le domande di inserimento nella nuova fascia andavano presentate entro e non oltre il termine del 10 luglio 2012;
    tale termine perentorio ha escluso, di fatto, tutti quei docenti che avrebbero conseguito l’abilitazione, presso le Facoltà di Scienza della Formazione primaria quadriennale e mediante il  secondo e il terzo corso biennale di secondo livello finalizzato alla formazione dei docenti di educazione musicale delle classi di concorso 31/A e 32/A e di strumento musicale, successivamente a tale data;
    è molto probabile, se non certo, che il mancato inserimento nella fascia aggiuntiva, per motivi legati alla data di conseguimento della Laurea, (fatto non previsto né dal regolamento di facoltà, né dalla normativa di riferimento per l’inserimento in graduatoria prevista all’atto dell’immatricolazione al corso medesimo), produrrà un considerevole contenzioso;
    considerato che il mancato inserimento nella fascia aggiuntiva di coloro che non hanno presentato  domanda di inserimento entro il termine del 10 luglio 2012 costituisce una chiara disparità tra colleghi che hanno avviato un percorso formativo con indicazioni del Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca;

    tale disparità pone in condizione diversa studenti iscritti al medesimo corso di laurea; ciò si eviterebbe includendo nella graduatoria tutti coloro che conseguiranno la laurea in Scienze della Formazione Primaria immatricolati con l’ordinamento quadriennale (Decreto MURST 26 maggio 1998 pubblicato sulla GU 3 luglio 1998, n. 153)
    si tratta, infatti,  di giovani laureati per i quali non si chiede una eccezione, ma solo di ristabilire una condizione di equità, in quanto  essi hanno iniziato il percorso formativo facendo in tal modo un investimento che rischia di essere vanificato;
    quali iniziative urgenti, anche di tipo normativo, intenda adottare, al fine di  ripristinare condizioni paritarie di trattamento tra coloro che hanno conseguito la laurea in scienza della formazione primaria quadriennale  al fine di evitare un costoso ed  inutile contenzioso che potrebbe scaturire dal perdurare di tale obiettiva situazione di iniquità.

    On. Milena Santerini



    La scuola torni al centro dell'agenda politica, la mozione di Santerini (Sc) sulla scuola




    (9Colonne) Roma, 11 GIU. - "Rimettere la scuola e l'universital centro
    dell'agenda politica. Promuovere una trasformazione del sistema integrato di
    istruzione con il potenziamento dell'autonomia, della valutazione e
    autovalutazione degli obiettivi, con un'apertura alla sussidiarietá
    orizzontale e una qualificazione della formazione dei docenti". Questi i
    quattro punti proposti dal capogruppo di Scelta Civica in commissione Cultura,
    Milena Santerini, nella mozione di Sc di cui  é prima firmataria illustrata
    stamane nell'Aula di Montecitorio.
    "Chiediamo al governo - ha sottolineato Santerini - di impegnarsi ad investire
    non solo con maggiori risorse nell'equitdella scuola come luogo di
    cittadinanza, ma anche a liberare le scuole dalla burocrazia; a pensare alla
    qualita partire dagli obiettivi; a considerare la scuola come un bene comune
    e alla formazione dei docenti come diritto-dovere".
    (PO / red)
    111451 GIU 13
    MILENA SANTERINI. Signor Presidente e onorevoli colleghi, la mozione da
    noi presentata intende non solo ribadire che la scuola, l’università, la ricerca e la cultura costituiscono un bene fondamentale per il Paese, ma soprattutto porre l’attenzione del Governo su alcuni nodi fondamentali su cui investire energie e risorse. Non basta cioè dire che la cultura, la scuola e l’università sono un bene fondamentale. Il ruolo della cultura e del sistema di formazione in particolare, risiede nell’attuazione del principio di una reale giustizia educativa, cioè il passaggio dalla proclamazione di pari opportunità di accesso alla responsabilità dei sistemi formativi nel produrre uguali possibilità di riuscita, facendosi carico delle differenze individuali e sociali a garanzia di una mobilità sociale che è indispensabile in una società democratica.
    Quindi un sistema di istruzione deve essere realizzato secondo parametri non solo di efficienza, ma di equità e non solo attraverso parametri di carattere economico, ma anche sociale ed ambientale,come ha mostrato il rapporto CNEL ISTAT sul benessere equo e sostenibile.Anche la relazione del gruppo cosiddetto
    dei saggi dell’aprile 2013 indica tra le priorità la lotta agli squilibri tra le aree del Paese ed anche tra le singole scuole,messi in evidenza, tra gli altri, dai test Invalsi, dai dati OCSE-PISA e da tanti rapporti di Tuttoscuola e dalla fondazione Agnelli.
    In realtà ancora oggi il successo scolastico e formativo è condizionato dalle origini socio-economiche dei bambini e dei ragazzi, tanto che la probabilità di essere in ritardo alla fine delle medie da parte di uno studente figlio di genitori con licenza media è quattro volte superiore a quella del compagno figlio di genitori laureati.
    Sappiamo anche che appare particolarmente grave la carenza di sicurezza generata dallo stato di incuria dell’edilizia scolastica, su cui il Ministro dell’istruzione,dell’università e della ricerca ha focalizzato l’attenzione.
    Ancora, il nodo storico del reclutamento richiede decisioni coraggiose, ma anche orientate ad una prospettiva di futuro e di ringiovanimento del corpo docente, dato che il nostro corpo insegnante ha in media 50 anni, una delle
    medie più alte d’Europa.
    I salari dei docenti – lo sappiamo – restano tra i più bassi d’Europa, con il massimo, iltopdello stipendio che arriva dop o 35 anni di carriera. È evidente che di fronte ad un quadro di questo genere è necessario investire più risorse. Il depauperamento della scuola e dell’università deve finire ed il Governo, così come ha fatto quello precedente,deve imprimere una forte inversione all’impoverimento dell’istruzione ed alla marginalizzazione della cultura. Dal 2008 al 2011 si è avuta una riduzione di spesa di circa il 5 per cento per la scuola, del 10,5 per l’università e del 14,7 per la ricerca e sappiamo bene come la spesa per l’istruzione, rapportata al PIL,sia largamente inferiore alla media OCSE.
    Sarebbe però limitante, di fronte a problemi di carattere globale, analizzare solo gli aspetti quantitativi senza vedere quanto occorra agire sulla scuola anche dal punto di vista qualitativo. Sono le idee per la crescita della scuola, dell’università e della cultura quello di cui abbiamo bisogno ora, idee per la crescita, non solo reclamare fondi. Sintetizzerei questo orientamento con un’immagine: non solo più politiche per la scuola o sulla scuola,ma politiche con la scuola.
    Per questo riteniamo che le riforme da effettuare non possano venire dall’esterno, ma dall’interno del sistema, rendendo protagonisti studenti, insegnanti, famiglie. La nostra mozione intende, quindi, chiedere di rendere effettiva l’autonomia delle scuole liberandole da vincoli eccessivamente burocratici e introducendo una maggiore libertà di sperimentazione per gli istituti, pur nel controllo delle performance complessive in uscita. L’obiettivo strategico dell’attivazione di una larga autonomia vale, sia per gli istituti scolastici,
    sia per gli atenei, con una responsabilizzazione piena dei vertici. La valutazione e l’autovalutazione delle scuole e degli atenei costituiscono la via maestra per evitare sprechi e valorizzare la qualità. Vanno messe a regime, rafforzando il sistemanazionale di valutazione delle scuole pubbliche, con il regolamento approvato nel marzo scorso.
    La cooperazione degli studenti e delle famiglie va promossa, facilitando tutte le forme di partecipazione anche economica alla vita delle istituzioni scolastiche e universitarie nella prospettiva di una sussidiarietà orizzontale, espressa dall’articolo 118 della Costituzione, concretizzando la possibilità di perseguire lo sviluppo della cultura come interesse generale da parte dei cittadini. Riteniamo anche che sia necessario che il Governo agisca sul nodo storico del reclutamento degli insegnanti,cercando di contemperare i diritti dei docenti precari e quello dei giovani laureati, promuovendo un auspicato ricambio generazionale e favorendo l’aumento del numero dei docenti maschi in un insegnamento che negli ultimi anni si è notevolmente femminilizzato. In particolare, il meccanismo dei concorsi, che va messo stabilmente a regime, presenta notevoli criticità per quanto riguarda i contenuti delle prove, nonché la competenza e le condizioni di lavoro degli esaminatori.

    La mozione che ha presentato Milena Santerini su cultura e scuola

    Mozione      


    La Camera

    Premesso che:

    una società democratica promuove una cittadinanza consapevole sviluppando politiche a favore della cultura, dell’educazione e dell’istruzione;

    cultura, educazione e istruzione rappresentano veri e propri beni comuni tutelati dalla Costituzione  e condivisi tra i cittadini;

    nonostante l’unanime consenso sul valore della formazione e dell’istruzione, la scuola, l’università e il patrimonio culturale in questi anni sono stati depauperati;

    Internet ha allargato a dismisura e aperto a tutti l’accesso all’immensa mole di dati disponibili cambiando profondamente la nostra idea di cultura, apprendimento e istruzione  e aprendo un divario tra ciò che si apprende a scuola e ciò si impara online, che dovrebbero invece essere connessi;

    va quindi rielaborato il modo in cui la società trasmette alle nuove generazioni i saperi fondamentali per comprendere il mondo, intendendo per  «cultura» una concezione allargata che implichi educazione, istruzione, ricerca scientifica e conoscenza, tutela e valorizzazione dei beni, promuovendo una trasformazione del sistema d’istruzione, in un rapporto dialettico tra sviluppo economico e culturale;

    appare evidente come la scuola debba essere sostenuta nel ruolo di fornire gli strumenti di base e le competenze chiave (i “saperi di cittadinanza”) dentro un ambiente di apprendimento globale costituito dalle reti della conoscenza online e in una società sempre più “orizzontale” e che debba essere operato un forte investimento verso la sua digitalizzazione;

    l’università e la ricerca costituiscono un bene fondamentale per il sistema paese. Il modello di sviluppo dei prossimi anni non può essere quello del passato, con scarsa capacità di produrre innovazione. L’investimento in questo campo non si misura su risultati immediati ma sulla capacità di rendere nuovamente competitiva l’Italia sul piano internazionale.

    il ruolo della cultura e del sistema di formazione, in particolare, risiede nell'attuazione del principio di una reale giustizia educativa, cioè il passaggio dalla proclamazione delle pari opportunità di accesso alla responsabilità dei sistemi formativi nel produrre uguali possibilità di riuscita facendosi carico delle differenze individuali e sociali,  a garanzia di quella mobilità sociale indispensabile in una società democratica. Quindi, un sistema di istruzione deve essere realizzato secondo parametri non solo di efficienza ma anche di equità;

    il progresso di una società, infatti, come è messo in evidenza dal Rapporto 2013 CNEL_ ISTAT sul BES (Benessere equo e sostenibile), non si misura solo attraverso parametri di carattere economico, ma anche sociale e ambientale;

    la  Relazione del Gruppo di lavoro in materia economico-sociale ed europea (il gruppo dei “saggi” istituito dal Presidente Napolitano nell’aprile 2013) indica tra le priorità la lotta agli squilibri tra le aree del paese e tra le singole scuole, messi in evidenza, tra gli altri, dai test Invalsi, dai dati Ocse Pisa, dai rapporti sulla qualità della scuola italiana di Tuttoscuola e dalla Fondazione Agnelli; 

    ancora oggi il successo scolastico e formativo è condizionato dalle origini socio-economiche, tanto che la probabilità di essere in ritardo alla fine delle medie da parte di uno studente figlio di genitori con licenza media è quattro volte superiore a quella del compagno figlio di genitori laureati;

    i divari sociali di apprendimento e le disparità in particolare nella lettura, rischiano di compromettere il percorso scolastico, specialmente degli studenti di origine più svantaggiata, generando il grave fenomeno dell’abbandono e della dispersione scolastica, come dimostra anche l’alto numero di NEET (ragazzi senza scuola e senza lavoro) tra i 15 e i 29 anni;

    va crescendo la disparità delle scuole che presentano buoni rendimenti e quelle di minore qualità, dove tra l’altro vengono spesso indirizzati gli alunni di origine immigrata, anche se nati e cresciuti in Italia;

    appare particolarmente grave la carenza di sicurezza generata dallo stato di incuria dell’edilizia scolastica, su cui il Ministro dell’Istruzione ha focalizzato l’attenzione; 

    occorre dunque agire su diversi fronti: favorire la frequenza alla scuola dell’infanzia (di cui è provato l’effetto positivo sulla riuscita scolastica successiva), contrastare l’abbandono, collegare la formazione professionale con il territorio e il lavoro, potenziare il diritto allo studio, intervenire per gli alunni con bisogni educativi speciali, promuovere l’integrazione degli alunni immigrati divenuti ormai “cittadini” di fatto, valorizzare il ruolo delle famiglie, mettere in sicurezza la scuola: insomma una scuola inclusiva, interculturale e maggiormente coinvolgente, che non sia solo dello Stato, né solo delle famiglie o degli individui, ma della comunità;


    per operare queste trasformazioni non occorrono soltanto risorse, ma anche una rinnovata visione complessiva del sistema integrato di istruzione - comprendente la scuola statale e non statale - inteso come “bene comune” , basato sul miglioramento della qualità attraverso quattro fondamentali processi, e cioè il potenziamento dell’autonomia, la valutazione (delle persone, dei docenti, degli istituti),  l’apertura del sistema e la formazione dei docenti;

    occorre rendere effettiva l’autonomia delle scuole, liberandole da vincoli eccessivamente burocratici e introducendo una maggiore libertà di sperimentazione per gli istituti, pur nel controllo delle performances complessive in uscita; l’obiettivo strategico dell’attivazione di una larga autonomia vale sia per gli istituti scolastici sia per gli atenei, con responsabilizzazione piena dei rispettivi vertici;

    la valutazione e l’autovalutazione delle scuole e degli atenei costituiscono la via maestra per evitare sprechi e valorizzare la qualità. La messa a sistema  della valutazione, promossa dal Governo precedente mediante l’applicazione del Regolamento dell’8 marzo 2013 che istituisce e disciplina il Sistema Nazionale di Valutazione delle scuole pubbliche e delle istituzioni formative accreditate dalle Regioni,  va rafforzata, favorendone  la trasparenza e l’efficienza a livello internazionale;


    la cooperazione degli studenti e delle famiglie va promossa facilitando tutte le forme di partecipazione, anche economica, alla vita delle istituzioni scolastiche e universitarie, nella prospettiva della “sussidiarietà orizzontale” espressa dall’art.118 della Costituzione, concretizzando  la possibilità di perseguire lo sviluppo della cultura come interesse generale da parte dei cittadini;

    è necessario agire sul nodo storico del reclutamento  degli insegnanti, cercando di contemperare i diritti dei docenti “precari” e quelli dei giovani laureati , promuovendo un auspicato ricambio generazionale e favorendo l’aumento del numero dei docenti maschi in un insegnamento che negli ultimi anni si è notevolmente femminilizzato;  in particolare il meccanismo dei concorsi, che va messo a regime, presenta notevoli criticità per quanto riguarda i contenuti delle prove, nonché la competenza  e le condizioni di lavoro degli esaminatori;

    altrettanto centrale appare l’organizzazione di un sistema coerente tra formazione iniziale, di tipo culturale ma anche orientata alla professionalizzazione -  armonizzata con i traguardi di competenze  definiti dalle Indicazioni Nazionali -  e la formazione in servizio (da potenziare e promuovere con risorse adeguate); in questo quadro la scuola  potrà riconoscere e creare figure di sistema collegate ad incentivi e ad una rendicontazione sociale dei risultati;

    in tale ambito va prestata particolare attenzione e risorse a una formazione dei docenti equilibrata tra la componente disciplinare  e quella pedagogico-didattica, finora trascurata ma indispensabile per comprendere i nuovi bambini e adolescenti, agire sulla motivazione allo studio, affrontare i conflitti tra pari, valorizzare i gli stili di apprendimento, sostenere i bisogni educativi speciali, curare la dimensione socio-affettiva tra reale e virtuale, gestire le nuove forme di razzismo, intolleranza e bullismo anche in rete, mentre ancora oggi il 78% delle scuole medie dichiara di praticare maggiormente la lezione frontale;

    i casi di maltrattamento degli alunni nelle aule scolastiche da parte degli operatori educativi che dovrebbero proteggerli mostrano come  la loro formazione non debba  curare solo gli aspetti culturali o intellettuali,  ma siano necessarie nuove e più mirate modalità per selezionare persone eticamente competenti, con attitudine alla professione educativa e personalità equilibrate; 

    la dimensione educativa va valorizzata anche sostenendo tutte le forme di partenariato tra gli insegnanti e gli educatori professionali, e più in generale tra la scuola e il mondo associativo e del volontariato;

    va valorizzata altresì la risorsa costituita dagli insegnanti per gli insegnanti, cioè le possibilità offerte dal Tirocinio e da altre forme di tutoring per i docenti in formazione, creando e sostenendo modelli di alleanza tra scuole e Università nella formazione attiva e partecipata dei docenti; 


    impegna il Governo
    a rimettere la cultura al centro dell’agenda politica, a promuovere una trasformazione del sistema di istruzione in direzione di una più larga autonomia, di una cultura della valutazione e autovalutazione degli obiettivi, di un’apertura alla sussidiarietà orizzontale di e una qualificazione della formazione dei docenti;
    ad investire  con maggiore convinzione e risorse nell’equità della scuola come luogo di cittadinanza, nel rispetto e la cura verso alunni e studenti, nel valore del ruolo dei docenti, nella capacità da parte del sistema formativo di gestire i nuovi processi di conoscenza e di intelligenza collettiva; dare piena attuazione all’art.118 della Costituzione per favorire l'autonoma iniziativa dei cittadini, singoli e associati, nello sviluppo della cultura, dell’educazione e dell’istruzione come bene comune, secondo il principio della sussidiarietà orizzontale;
    contrastare la dispersione scolastica operando per una riduzione del tasso di abbandono scolastico precoce, oggi troppo alto (18%), dando piena attuazione all'Agenda di Lisbona dell'UE;  assicurare a ogni adolescente che esce da un ciclo scolastico un servizio efficiente di orientamento scolastico e professionale; rendere più efficaci le connessioni con il sistema produttivo;

    completare, rafforzare e migliorare il nuovo Sistema di Valutazione, affidando una funzione di benchmark ad alcuni istituti come modello di buone pratiche nei confronti degli altri, operando anche per introdurre incentivi legati alla valutazione del corpo docente; solo tale sistema di verifica, purché adeguato ai diversi contesti locali e sociali, permetterà di passare da una scuola che si limita a dichiarare il proprio operato attraverso i piani formativi ad una scuola che individui e consegua i suoi obiettivi in modo mirato secondo il principio delle  competenze;
    rivedere le modalità di organizzazione dei concorsi dal punto di vista delle tipologie delle prove, della selezione e delle condizione di lavoro degli esaminatori, a garanzia della effettiva qualità della scelta degli idonei; approntare un piano di formazione degli insegnanti in servizio che parta dai bisogni mirati e contestualizzati localmente, si sviluppi secondo metodologie innovative di ricerca-azione  anche basata sulle esperienze, con una valutazione finale degli esiti;
    operare  in direzione di una effettiva e decisa semplificazione delle procedure amministrative e burocratiche che attualmente assorbono gran parte delle energie degli operatori scolastici;  
    produrre un monitoraggio attento degli effetti prodotti dalle riforme dell’Università degli ultimi anni, evitando un ulteriore shock riformatore, accompagnato da una valutazione seria e equilibrata della ricerca di base ed applicata, scientifica e umanistica, secondo i criteri della VQR; investire sull’Università in modo mirato e finalizzato,  promuovendo una vera equità (borse di studio e prestiti d’onore) facilitando l’accesso a fondi per la ricerca,  favorendo a tutti i livelli  l’internazionalizzazione delle scuole e delle università.

    Santerini, Dellai, Capua, Molea, Vezzali, Caruso,  Causin, Galgano, Rossi, Schirò Planeta, Vitelli


    .

    PARTECIPO ED INTERVENGO:

    MILANO

    15 Novembre 2014 h:9:00-13:00

    partecipo alla conferenza

    "LA BUONA SCUOLA ED IL COSTO STANDARD"

    Corso Monforte 35


    MILANO

    10 Novembre 2014 h:18:00

    partecipo alla presentazione del libro di Alganesh Fessah

    "OCCHI NEL DESERTO"

    Via Olivetani 3.


    CATANIA

    7 Novembre 2014 h:13:00

    intervengo al convegno nazionale Siped

    "PEDAGOGIA "MILITANTE". DIRITTI,CULTURE,TERRITORI."

    Università degli studi di Catania


    AUSCHWITZ

    1-2 Novembre 2014

    "VIAGGIO AD AUSCHWITZ CON I PARLAMENTARI."


    BRESCIA

    31 Ottobre 2014 h:17:30

    intervengo al convegno

    "LA BUONA SCUOLA. FACCIAMO CRESCERE IL PAESE."

    Comunità e Scuola Via Bollani 20, Brescia


    ROMA

    3o Ottobre 2014 h:17:30

    Democrazia Solidale organizza:

    "POVERTA': PROPOSTE PER L'INCLUSIONE"

    sala della Mercede, via della Mercede 55.


    VERONA

    27 Ottobre 2014 h:17:30-19:30.

    intervengo al convegno

    "LA DANZA DELLE RELAZIONI:DIALOGO, RECIPROCITA', LIBERTA'.

    Via San Francesco 22.



    ROMA

    24 Ottobre 2014 h:9:00.

    intervengo al convegno

    "LA SCOMPARSA DI PERSONA UNA SFIDA PER I PAESI UE

    Scuola Superiore dell'Amministrazione dell'Interno.Via Veientana 368.


    BRESCIA

    20 Ottobre 2014 h:15:00.

    intervengo al convegno

    "ACCOGLIENZA NON FA RIMA CON EMERGENZA"

    Via Trieste 17.



    MILANO

    17 Ottobre 2014 h:8:45.

    intervengo al convegno

    "UNO, NESSUNO, CENTOMILA"

    Palazzo Marino, Sala Alessi.


    ROMA

    14 Ottobre 2014 h:18:00.

    intervengo al laboratorio parlamentare

    "SCUOLA,EDUCAZIONE E CITTADINANZA ATTIVA"

    Sala delle Colonne, via Poli 19.


    MONZA

    10 Ottobre 2014 h:21

    intervengo al convegno

    "LA SFIDA DELL'EDUCAZIONE DI GENERE"

    MONZA.


    ROMA

    3 Ottobre 2014 h:9:00

    intervengo al convegno

    "DIDATTICA E PROCESSI DI APPRENDIMENTO"

    Università Lateranense, Piazza San Giovanni in Laterano 6/A ROMA.



    ROMA

    2 Ottobre 2014 h: 17:00

    intervengo al convegno

    "IMMIGRAZIONE ED INTEGRAZIONE CULTURALE NELLE SOCIETA' LOCALI "

    Via del Gesù, 72. ROMA.


    ADRO

    18 Settembre 2014 h: 21:00

    partecipo al convegno

    "LE SFIDE DEL MONDO. LE SFIDE DELLA GLOBALIZZAZIONE "

    Scuola della Madonna della Neve, Adro (BS).


    ROMA

    16 Settembre 2014 h: 10:00

    Presentazione del libro

    "ACQUA ALLE FUNI. PER UNA RINASCITA DELLA SCUOLA ITALIANA. " del prof. Dutto

    Camera dei Deputati- Sala Aldo Moro

    Palazzo Montecitorio.


    ROMA

    7 Luglio 2014 h: 17;00

    MENSA SCOLASTICA UN DIRITTO ESSENZIALE

    Camera dei Deputati- Sala della Mercede

    Via della Mercede 55.


    ROMA
    13 Maggio ore 10:00
    Nuove presenze religiose in Italia: un percorso d'integrazione.
    Camera dei Deputati, Sala Aldo Moro
    Palazzo Montecitorio.

    ROMA
    12 Maggio ore 17:00
    NUOVI ITALIANI NELLA SCUOLA INTERCULTURALE.
    Dipartimento di Scienze della Formazione, aula Claudio Volpi
    università degli studi Roma Tre, via Milazzo 11, Roma.

    ROMA
    24 Aprile ore 18:00
    1915
    INCONTRO SUL GENOCIDIO ARMENO.
    centro Russia ecumenica
    Borgo Pio 141.

    ROMA
    6 Aprile ore 16:30
    XVII congresso nazionale As. Pe. I
    EDUCAZIONE,FORMAZIONE, LAVORO.
    Questioni e prospettive
    Piazza della Repubblica 10.

    MILANO
    24 Marzo ore 10:30-12:30
    convegno
    LE COMPETENZE DI UNA GENERAZIONE INTERCULTURALE. I DICIOTTENNI E LA CITTADINANZA.
    Cripta dell'Università Cattolica del Sacro Cuore, Università Cattolica del Sacro Cuore, largo Gemelli 1.

    ROMA
    4 Marzo ore 15:00
    convegno
    GIUSTI DELL'UMANITA' MEMORIA DEL BENE E PREVENZIONE DEI GENOCIDI.
    Camera dei Deputati-Sala del Mappamondo, Palazzo Montecitorio piazza Montecitorio.

    ROMA
    25 Febbraio ore 9,00
    lezione alla Scuola Nazionale dell'Amministrazione
    IMMIGRATI IN ITALIA.INSERIMENTO SCOLASTICO E SECONDE GENERAZIONI.
    Sede della alla Scuola Nazionale dell'Amministrazione, via dei Robilant 11

    MILANO
    20 Febbraio 2014 alle 18:30
    Intervento alla presentazione del libro:
    SGRETOLAMENTO, VOCI SENZA FILTRO
    di Antonio Ferrari
    Libreria Jakabook, via Frua 11 ingresso via delle Stelline.

    MILANO
    10 Febbraio 2014 dalle 9:00 alle 17:00
    Intervento all'evento organizzato dal Telefono Azzurro
    SAFER IS BETTER: GENERAZIONI CONNESSE PER UN WEB A MISURA DI BAMBINI ED ADOLESCENTI
    Sala Montanelli- RCS Media Group, Via Solferino 26/a.

    ROMA
    24 Gennaio 2014 dalle 9:30-13:00
    Organizzo col gruppo "Per l'Italia" il convengo
    DIPLOMARSI CON SUCCESSO A 18 ANNI.
    Camera dei Deputati- Sala del Mappamondo. Palazzo Montecitorio, Piazza Montecitorio 1.

    ROMA
    18 Gennaio 2014 dalle 10:00-13:00
    Intervento all'evento organizzato da FARE per fermare il declino
    CON GLI INSEGNANTI PER FARE SCUOLA
    Conference center- Sala da Feltre- Via Benedetto Musolino 7.

    ROMA
    2 Dicembre 2014 dalle 15:00-19:00
    organizzo con la SIPED il seminario di studi
    LA LEGGE 4/2013 E LE PROFESSIONI DI EDUCATORE E PEDAGOGISTA NEL QUADRO DELLE NORMATIVE EUROPEE, NAZIONALI E REGIONALI.
    PROPOSTE PER UN'AZIONE PARLAMENTARE.
    Camera dei Deputati, sala del Refettorio, via del Seminario 6.

    ROMA
    2 Dicembre 2014
    intervento alla tavola rotonda
    LA PARITA' SCOLASTICA L'ETERNA INCOMPIUTA FRA DISCRIMINAZIONE ED INGIUSTIZIA
    all’interno di un Convegno sulle “Indicazioni nazionali per il curricolo”,il “Regolamento sul sistema di valutazione”,le nuove “Tecnologie didattiche digitali”, il Programma europeo “Erasmus+” “Medicina preventiva a scuola”il “Contratto collettivo Agidae” promosso dalla FIDAE
    presso l’Aula Magna dell’Università “Augustinianum”,
    Via Paolo VI, n. 25(a ridosso del Colonnato di San Pietro).


    ROMA
    30 Ottobre 2013 ore 17,00
    intervento alla presentazione delle conclusione della Quarantasettesima settimana Sociale dei Cattolici Italiani.
    LA FAMIGLIA ,SPERANZA E FUTURO PER LA SOCIETA' ITALIANA
    Camera dei Deputati, Sala della Regina
    Via della Mercede 55.

    ROMA
    15 Luglio 2013 ore 17,00
    Intervento alla presentazione del libro di Maria Cinque
    IN MERITO AL TALENTO
    Camera dei Deputati, Sala della Mercede
    Via della Mercede 55.

    MILANO
    1 Luglio 2013 ore 18:30
    Intervento alla presentazione del libro di Pacem Kawonga
    UN DOMANI PER I MIEI BAMBINI
    Centro culturale San Fedele
    Piazza San Fedele, 4.


    MILANO
    2 Giugno 2013 ore 20:30
    Intervento alla presentazione del libro di Claudio Vercelli
    NEGAZIONISMO, STORIA DI UNA MENZOGNA
    Memoriale della Shoah
    Piazza Edmond Safra, 1.

    MILANO
    12 Maggio 2013
    Intervento all'evento della Comunità di Sant'Egidio
    TUTTI ITALIANI, VERSO UNA NUOVA LEGGE SULLA CITTADINANZA
    Teatro alle Colonne

    MILANO
    11 Maggio 2013
    Intervento presso Comune di Milano convegno nazionale
    LA CITTÀ SI PRENDE CURA DEI SUOI BAMBINI
    Piccolo Teatro Strehler

    ROMA
    6 Maggio 2013
    Presentazione della proposta di legge sulla cittadinanza
    MARAZZITI-SANTERINI
    Camera dei Deputati

    GALLARATE (VARESE)
    8 aprile 2013 h 14:30
    Istituto Aloisianum - V.S. Luigi Gonzaga 8
    Ciclo di conferenze organizzate da
    Ufficio Scolastico per la Lombardia Varese
    Fondazione Card.Poupard
    Intervento di Milena Santerini su
    "COMPETENZE DEL CITTADINO"

    ROMA

    14 marzo 2013

    Presentazione del Rapporto UNDP 2013

    “THE RISE OF THE SOUTH: HUMAN PROGRESS IN A DIVERSE WORLD”

    Camera dei Deputati


    MILANO

    8 marzo 2013

    Casa della cultura Via Borgognona 3 Milano

    Intervengono Milena Santerini, Emilia De Biasi, Sara Valgimigli, Lucia Castellano

    LA POLIS DELLE DONNE