L.STABILITÀ: SANTERINI"DELUSE RICHIESTE EQUITÀ E SOLIDARIETÀ NON PROFIT"



    ROMA (ITALPRESS) - "La legge di Stabilita' delude le richieste di equita' e solidarieta' del 'non profit'. Il gruppo Per L'Italia aveva presentato emendamenti di rilievo sul piano della valorizzazione del terzo settore, delle onlus, delle famiglie, delle scuole paritarie". Lo afferma la deputata del gruppo Per L'Italia, Milena Santerini. "Durante l'esame in commissione Bilancio - aggiunge - alcune nostre proposte di rilievo per sostenere il vasto mondo del volontariato e della cooperazione sono state tuttavia respinte o, al meglio, ridimensionate. Le donazioni dei cittadini attraverso il '5 per mille' saranno ridotte e non si intravede la possibilita', piu' volte richiesta, di stabilizzarle; il testo finale della legge non prevede la formazione dei docenti per i 'Bes' (bisogni educativi speciali); bocciata anche la proposta di una carta per sostenere le famiglie in difficolta'; gli aiuti alimentari agli indigenti vengono fortemente ridotti. Il neo-costituito gruppo Per l'Italia, che raccoglie l'esperienza di parlamentari provenienti anche dalla societa' civile particolarmente sensibili ai problemi dell'associazionismo e della famiglia, rivolge pertanto a governo, Parlamento e forze politiche un appello a una maggiore responsabilita' nei confronti dell'emergenza sociale, che colpisce soprattutto i piu' deboli", conclude Santerini.

    L'incontro coi viaggiatori!


    Veramente interessante l'incontro del 16 dicembre con il gruppo dei "Viaggiatori in movimento", economisti, amministratori, ricercatori con cui abbiamo trovato tante convergenze. Più sviluppo e più crescita  e lotta agli sprechi, ridare fiducia agli italiani, meno austerità e sostegno al paese come è davvero, non solo come lo vorremmo. Proposte interessanti il sostegno alle piccole e medie imprese, il servizio civile per i giovani..
    Insomma si comincia un cammino insieme.



    I Popolari di Mauro ripartono da Milano. Ecco come e con chi


    Dopo il battesimo del Quirino a Roma, i Popolari di Mario Mauro ripartono da Milano.
    Il divorzio con Scelta civica è ufficialmente avvenuto. Nuovi gruppi sono stati costituiti sia alla Camera che al Senato, sotto il nome di “Per l’Italia”. Venti deputati capitanati da Lorenzo Dellaia Montecitorio e dodici senatori guidati da Lucio Romano a Palazzo Madama.
    LA FIDUCIA A LETTA
    Il loro primo atto è stato la fiducia al governo e sono freschi d’incontro oggi con Enrico Letta al quale hanno ribadito il loro pieno sostegno all’esecutivo per “portare avanti una visione che unisca lo svecchiamento del Paese e un attento ascolto ai bisogni sociali”, dice la deputataMilena Santerini a Formiche.net.
    MILANO CAPUT MUNDI
    La professoressa di pedagogia dell’Università cattolica di Milano è uno degli esponenti di spicco del movimento in terra lombarda. Al teatro Tieffe sabato dalle 10 si terrà la prossima Assemblea popolare cui parteciperanno imprenditori, rappresentanti delle piccole imprese, del mondo della scuola, del volontariato, della sanità. “Non sarà un evento classico di partito, sarà la società civile a dire a noi politici cosa vuole e non viceversa”, spiega Santerini che sottolinea l’importanza della Lombardia per il movimento: “E’ il centro nevralgico dell’economia, è il crocevia di liste civiche, associazioni, centri di ricerca che sono i naturali destinatari del nostro messaggio”.
    IL DIALOGO CON I LIBERALI
    All’evento milanese parteciperanno il ministro Mario Mauro, parlamentari come Gregorio Gitti eMario Sberna, oltre alla stessa Santerini. Non ci saranno i colleghi dell’Udc, impegnati nella loro assemblea nazionale a Roma. La Lombardia è terra liberale e liberista dove si nutrono movimenti come Fare per fermare il declino e Ali, con cui ci sarebbe stato un primo avvicinamento: “Non siamo liberisti in senso stretto ma senza dubbio di mente liberale e di cuore solidale – chiarisce Santerini – per questo siamo disponibili e aperti al confronto con tutte le forze che si riconoscono in questo progetto”.
    LE PROSSIME TAPPE
    Il movimento “Per l’Italia” intanto pensa a una maggiore strutturazione a livello regionale, possibile una federazione ma ancora nulla di definitivo a riguardo, e sta programmando le prossime tappe del suo “tour” per le città italiane. Ancona e Venezia sono in cima alla lista.
    http://www.formiche.net/2013/12/12/popolari-mauro-ripartono-milano-ecco-chi/

    Vendita case enti previdenziali agli inquilini, un diritto La mia mozione alla Camera del 4 dicembre 2013

    Mozione

    La Camera premesso che

    l’attuale congiuntura economica rende necessario sostenere una strategia di politica abitativa, intesa a favorire l’accesso alla proprietà della prima casa da parte di famiglie, spesso monoreddito ed anziane, che specialmente negli ultimi anni si trovano a patire l’enorme crescita dei prezzi d’acquisto degli immobili (dal 91 al 376 per cento già nelle zone periferiche delle principali città) e dei canoni delle locazioni (dal 96 al 221 per cento già nelle zone semicentrali delle principali città), nonché l’impossibilità di poter disporre del diritto di prelazione, a causa della vendita o del conferimento di interi edifici da parte degli Enti e Casse di previdenza ed assistenza, soggetti giuridici sottoposti, tra l’altro, alla vigilanza dei ministeri competenti e della Corte dei conti, nonché iscritti nell’elenco delle amministrazioni pubbliche inserite nel conto economico consolidato;
    si tratta di un intervento di  particolare rilievo sociale, che esprime la volontà di recuperare un ruolo di indirizzo e di regolazione del mercato immobiliare, finalizzato, tra l’altro, anche a favorire una ripresa del mercato dell’edilizia residenziale lontano da fini speculativi;
    in base agli atti della scorsa legislatura della Commissione parlamentare di controllo sull’attività degli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza sociale si tratta di immobili vetusti, che hanno la necessità, tra l’altro, di continue e costose manutenzioni straordinarie;
    naturale corollario di un simile intervento è un effetto trainante per molteplici settori dell’economia nazionale, nonché un sensibile effetto di equità e di normalità nel mercato immobiliare, con conseguenti riflessi positivi per tutte le parti coinvolte dando una soluzione equa ad un forte e sentito problema sociale, soprattutto nei grandi centri urbani;
    si tratta, in concreto, dell’alienazione di alcune centinaia di unità abitative di vecchia costruzione (oltre 40 anni) ad un prezzo equo tenendo conto, da un lato, del lungo tempo per il quale l’Ente proprietario ha avuto la possibilità di ben remunerare il proprio investimento, peraltro avendo ammortizzato l’investimento e goduto dei benefici di legge al momento di acquisto dell’immobile, e, dall’altro, dei significativi obiettivi di politica sociale che si intendono perseguire. Le unità abitative in parola  negli ultimi quindici anni, hanno già consentito ai soggetti proprietari di realizzare ulteriori buoni margini di profitto accentuati dalle locazioni con contratti a patto libero indicizzato, frequentemente derivanti dalla trasformazione dei canoni sociali;
    si consente in tal modo di consentire l’accesso alla proprietà dei beni in questione unicamente a coloro che ne abbiano diretto ed effettivo interesse (senza altra proprietà libera e idonea nell’ambito dello stesso comune), neutralizzando, a sua volta, eventuali intenti speculativi da parte dell’acquirente;
    impegna il Governo

    a sollecitare gli Enti e le Casse di previdenza e assistenza, comunque denominati, degli ordini e dei collegi professionali iscritti nell’elenco delle amministrazioni pubbliche inserite nel conto economico consolidato, affinché procedano all’alienazione in favore dei conduttori delle unità abitative, anche se già cartolarizzate o conferite a fondi immobiliari chiusi, qualora siano: costruite antecedentemente al 1 gennaio 1973 e non classificate di pregio artistico o storico, prive delle caratteristiche delle abitazioni di lusso e ad uso esclusivo di abitazione del titolare del contratto di locazione. Ai fini dell’alienazione di tali unità abitative, il cui prezzo della vendita non potrà essere comunque superiore  al valore della rendita catastale moltiplicato per il coefficiente di centocinque, il conduttore non potrà procedere all’acquisto dell’unità abitativa se il medesimo, il coniuge o altro familiare convivente sia proprietario di altra unità abitativa libera e idonea nell’ambito dello stesso comune o se risulti moroso per oltre sei mensilità del canone o degli oneri condominiali;
    a prevedere altresì che l’immobile acquistato ai sensi dei periodi precedenti non possa essere alienato, locato o comunque reso oggetto di cessione a titolo oneroso, per almeno dieci anni dall’acquisto (ridotto a cinque anni per soggetti ultrasettantacinquenni), a pena di nullità del relativo contratto.

    Santerini, Dellai, Marazziti


    Sulla tragedia di Prato: A nudo tutte le debolezze del nostro sistema



    Roma, 3 dic. (TMNews) - "La forte imprenditorialità dei cittadini cinesi (il 15 per cento dei titolari di impresa immigrati, il 22 in Lombardia, il 12 in Toscana) fa emergere una contraddizione: da un lato il forte dinamismo commerciale e imprenditoriale, dall'altro la chiara necessità di correggere alcune storture anche per il rischio che le fasce più deboli vengano assorbite dal lavoro nero. Occorre offrire alla forte e attiva comunità cinese, le cui seconde generazioni si sentono pienamente italiane, chiavi d'accesso all'integrazione culturale, linguistica e nel sistema produttivo oltre che una presenza delle istituzioni intelligente e costante". Lo ha dichiarato la deputata Milena Santerini, componente della commissione Migrazioni del Consiglio d'Europa, in occasione dell'informativa urgente del governo sul tragico incendio verificatosi in una fabbrica di Prato che ha causato la morte di sette lavoratori di nazionalità cinese.

    "La tragedia di Prato - sottolinea Santerini - mette a nudo la debolezza di alcuni aspetti del nostro mercato del lavoro, specialmente nel settore manifatturiero. La propensione alla catena produttiva territoriale espone i cinesi a una forte visibilità, ma sarebbe paradossale che una tragedia di queste dimensioni finisse per essere oggetto di speculazioni politiche anziché essere l'avvio di una riflessione concreta sull'importante ruolo dell'immigrazione cinese, nel perimetro della legalità, nel nostro Paese".

    Berlusconi: Santerini (Sc), no a proposta rinvio di Casini



    (ANSA) - ROMA, 27 NOV - "Al primo posto c'e' il futuro del Paese. In base alla legge Severino, votata anche dal Pdl senza sollevare problemi di incostituzionalita', Berlusconi e' ineleggibile. Non e' quindi necessario, come ha proposto il sen. Casini, attendere il pronunciamento sull'interdizione per votare la sua decadenza". Lo dichiara la deputata Milena Santerini. 
    "Il nuovo gruppo 'popolare' che nasce da Scelta Civica non vuole mancare l'appuntamento con la storia - sottolinea Santerini - marcando una discontinuita' profonda con lo scorso ventennio. Troppo a lungo il Parlamento e tutta la politica italiana si sono attardati su vicende penali di un singolo. Va restituito spazio a temi come la lotta alla poverta', il contrasto della corruzione, il lavoro, i migranti. Va ridata agli italiani la fiducia nelle istituzioni". (ANSA).

    SEMINARIO DI STUDIO La Legge 4/2013 e le professioni di Educatore e Pedagogista nel quadro delle normatie europee, nazionali e regionali. Proposta per un’azione parlamentare

    SEMINARIO DI STUDIO

    2 DICEMBRE 2013 
    Camera dei Deputa6 
    Sala del Refettorio 
    Via del Seminario 
    ROMA

    La Legge 4/2013 e le professioni di Educatore e Pedagogista nel quadro delle normative europee, nazionali e regionali
    Proposta per un’azione parlamentare

    h.15.00 -­‐ Apertura dei lavori
    On.le Milena Santerini, Commissione Cultura, Istruzione  e Sport Camera dei Deputa6
    On.le Vanna Iori , Commissione Affari Sociali Camera dei Deputa6, Commissione bicamerale per l’Infanzia e l’Adolescenza

    Saluti
    Prof.Simone:a Ulivieri, Presidente SIPED, Ordinario di Pedagogia Generale e Sociale dell’ Università di Firenze 

    Prof. Gaetano Domenici, Presidente Dire:ori Scienze della Formazione,  Ordinario di Didattica e Pedagogia Speciale dell’ Università di Roma3

    h.15.30 -­‐  La SIPED per le Professioni di Educatore e Pedagogista in conformità  alla L.4/2013

    La messa a sistema delle  professioni di Educatore e Pedagogista nella formazione e nel lavoro: dal profilo integrato  al Professionista riconosciuto secondo la L.4/2013  nella prospettiva europea
    prof. Paolo Orefice, Emerito di Pedagogia Generale e Sociale dell’ Università di Firenze

    I Corsi di Laurea di Educatore e Pedagogista: opportunità e criDcità per la formazione e l’occupabilità del   Professionista riconosciuto secondo la L.4/2013, prof. Silvana Calaprice, Ordinario di Pedagogia Generale e  Sociale dell’ Università di Bari

    Autoregolamentazione e qualificazione dell’Educatore e del Pedagogista: opportunità e criticità dello specifico professionale nel sistema delle professioni di Educatore e Pedagogista secondo la L.4/2013, prof. Piero Crispiani, Prof. Ordinario di Didattica e Pedagogia Speciale dell’Università di Macerata 

    h. 16.30 – La voce delle Associazioni professionali di Educatore e Pedagogista in conformità alla L.4/2013

    SI STANNO DEFINENDO GLI ULTIMI DETTAGLI

    h. 17.30 – Intervento Programmati

    Interventi delle istituzioni, delle organizzazioni di settore  e  delle Associazioni professionali

    h.19.00 – Chiusura del Seminario  di studio

    Sull'assemblea del 15 Novembre di Scelta Civica

    Insieme ad un gruppo di deputati e senatori, convinti che Scelta civica debba evolversi verso una partecipazione più democratica e popolare, ho steso un documento su cui vorrei aprire una discussione.
    Il testo avrebbe dovuto essere discusso nell’assemblea del 15 novembre, che ho lasciato per evidente irregolarità. La questione non è affatto tecnica, ma investe la validità dell’assemblea stessa. Con un regolamento presentato con un blitz all’inizio dell’Assemblea, infatti, si voleva cambiare lo Statuto attribuendo la possibilità (non prevista nello Statuto) di dare deleghe ai presenti per votare le nuove cariche. Le deleghe erano già in mano solo di alcuni associati (e non sono state date ad altri). Il risultato è stato quindi precostituito escludendo il voto di una parte. Dispiace che non si sia potuto dibattere sul merito sulla linea politica, ma tutti possono capire che, come vicepresidente, non avrei potuto avallare una votazione  evidentemente condizionata.
    In democrazia, specialmente nei casi in cui si vota e si decide il futuro di un’associazione o di un movimento, la forma è sostanza. Altrimenti sarebbe come dire che il fine (buono o meno che sia) giustifica la violazione delle regole e che per eleggere quelli che ritengo essere i più adatti posso ricorrere a metodi che infrangono lo Statuto condiviso e approvato. Questo non è il bene di Scelta civica, che spero possa diventare un soggetto autenticamente aperto e inclusivo. 

    Ecco il testo del documento sulla piattaforma di programma su cui mi farebbe piacere avere pareri e suggerimenti.  

    Per una nuova fase di impegno civico e politico

    Il percorso politico nato dall’iniziativa “Verso la Terza Repubblica”, alla fine del 2012, e concretizzatosi con la costituzione di Scelta Civica, ha rappresentato una novità significativa e un passo avanti nella storia politica italiana. Persone e culture politiche differenti si sono ritrovate nell’obiettivo comune di ricostruzione sociale, economica e istituzionale del Paese.
    La drammaticità di una crisi finanziaria ed economica senza precedenti ha reso inaccettabili le responsabilità di una classe politica autoreferenziale e inefficiente, che nei due decenni passati non ha saputo far crescere e modernizzare l’Italia. Il risultato è quello di un Paese impoverito, più diviso, meno solidale e fiducioso nel futuro, che non riesce a stare al passo con le altre democrazie europee. L’elenco di cosa non funziona è noto, come nota è la reazione dei cittadini: astensione elettorale e preoccupanti manifestazioni di antipolitica.
    Il processo di rinnovamento del Paese, in grado di realizzare le riforme necessarie, ma anche di aggregare intorno ad esse il consenso popolare, richiede tempo, fatica, coraggio e pazienza. Ogni scorciatoia, lo abbiamo purtroppo visto in questi mesi, è destinata ad allontanarci dalla meta.
    In questa prospettiva, le dimissioni del presidente Monti dalla guida di Scelta Civica – cui tutti riconosciamo coraggio e dedizione al Paese - e l’accelerazione del confronto interno, non sono che gli evidenti segni dell'esigenza di far crescere un progetto politico in modo democratico, oltre gli schemi cooptativi ereditati dal tempo della competizione elettorale. 
    Siamo un soggetto politico in formazione, con la precisa volontà di concorrere, con molti altri che ancora non hanno avuto il coraggio di scegliere il cambiamento, a costruire una forza maggioritaria nel Paese e nel Parlamento. Per questo è nostro compito proporre un progetto politico stabile e maturo, a larga partecipazione popolare, non elitario, per non tradire le aspettative e le speranze che abbiamo suscitato.
    Il primo passo deve essere la chiarezza nel definire la nostra identità, i valori di appartenenza e la nostra proposta politica. Non siamo né un cartello elettorale né un partito personale, ma un soggetto che va costruito in stretta saldatura tra i parlamentari, i simpatizzanti e la gente del nostro Paese che guarda alla politica con preoccupazione e interesse. Ogni incertezza, ogni elitarismo prigioniero di sole logiche parlamentari, come abbiamo visto nei mesi passati, ci condanna all’irrilevanza.
    Non è più il tempo delle ideologie, ma delle idee. Per questo la cultura politica non è un orpello da lasciare al Ventesimo secolo. Proprio in un periodo in cui mancano idee sul futuro, la politica non può rinunciare ad avere una visione generale. Cresce tra i cittadini una domanda di "senso" e di orientamento. Al gonfiarsi dell’individualismo va contrapposta una concezione autenticamente comunitaria della democrazia.
    La politica non è tecnicismo, non è mera amministrazione, ma scelta delle priorità alla luce della visione del bene comune degli italiani. Cambiare la politica non significa negarne il valore, ma al contrario “ridarle un’anima”, un ancoraggio umano e culturale.
    In questa logica proponiamo di costruire un'area politica autenticamente e innovativamente popolare, che riprenda - con nuovi linguaggi, nuove sensibilità e nuova classe dirigente-  allo stesso tempo la storia del popolarismo e del pensiero liberale .
    Intendiamo con questo l'impegno a radicarci nelle realtà locali, la scelta di far crescere la politica nella partecipazione democratica, in un rapporto tra eletti e aderenti fatto di mutuo scambio. L'Italia, per evitare gli effimeri populismi (che nascono anche come risposta alla chiusura nel palazzo), ha bisogno di una politica popolare.
    Nulla a che vedere con inaccettabili strumentalizzazioni delle convinzioni religiose né con operazioni nostalgiche.

    Noi vogliamo guardare avanti:
    ·      al riconoscimento dei diritti umani per tutti e per ciascuno
    ·      all’uguaglianza e all'equità per ridistribuire ricchezza e dare opportunità a tutti; 
    ·      alla valorizzazione della famiglia riconosciuta dalla Costituzione;
    ·      alla tutela della vita in tutte le sue stagioni;
    ·      al diritto al lavoro per permettere a tutti di vivere con dignità; 
    ·      al sostegno all'attività imprenditoriale responsabile e innovativa;
    ·      all'ammodernamento istituzionale e allo snellimento della macchina pubblica;
    ·      alla costruzione di una società accogliente e plurale.
    Solo in questo modo, lo spirito riformatore riesce a non sfociare in indifferenza verso la giustizia e la coesione sociale. Solo così si rinnegano le spinte populiste che si fanno strada oggi in Europa.
    Il “chi siamo” passa anche da una nuova forma di partito: né liquido né pesante, non verticistico, bensì una struttura federale, solidale e plurale di aderenti, associazioni e movimenti territoriali. Non una macchina elettorale a servizio di un leader ma uno strumento democratico, aperto e trasparente, di partecipazione per i cittadini, nonché di formazione di una classe dirigente onesta, capace e preparata.
    Ciò che vogliamo e possiamo ora costruire è un popolarismo di nuova concezione, radicato nella cultura di un cristianesimo rinvigorito dai valori di Papa Francesco universalmente riconosciuti, anche innervato dalla coscienza laica. Plurale per sua natura, esso non è confessionale ma risponde al superamento di steccati antichi e nuovi. Comunitario, vuole ricostruire un ethos condiviso e suscitare passione per un destino comune. Nemico di ogni populismo, esso è esigente sul piano della moralità nella vita pubblica e rigoroso nella gestione della finanza.

    Da questa visione derivano chiare scelte riformiste:
    - Verità nella comunicazione ai cittadini sulla reale situazione italiana, mantenendo con scrupolo il rispetto dei vincoli economici, per non scaricare su figli e nipoti il peso delle mancate scelte di oggi.
    - Centralità del lavoro e dell’impresa per ridare prospettiva di crescita, economica ed umana, al Paese. Disoccupazione, sottoccupazione, assistenzialismo si contrastano concentrando tutte le risorse disponibili in un piano organico di rilancio delle attività produttive, in un quadro di economia sociale di mercato altamente competitiva e perciò idonea a garantire a tutti di poter progredire nella scala sociale.
    - Semplificazione amministrativa per snellire la macchina pubblica, che non può essere un ostacolo all’iniziativa imprenditoriale: anziché pensare all’ennesima grande riforma, che resterebbe lettera morta, sosteniamo un’opera di “smaltimento normativo” per rendere la macchina burocratica più semplice e per applicare le tante buone leggi che già ci sono.
    - Riformismo sociale per cambiare in profondità il nostro Paese e l’Europa senza lasciare nessuno indietro. Le riforme debbono essere spiegate ai cittadini affinché ne comprendano le ragioni ed i benefici e debbono tener conto delle conseguenze che producono, in particolare sulle fasce della popolazione più vulnerabili e molto provate dalla crisi in corso. C'è una domanda di inclusione di cui si deve tener conto con grande attenzione. La società italiana è percorsa da troppe fratture, che drammaticamente la mettono alla prova e sono espressione della grande fragilità nazionale.
    - Autonomismo responsabile capace di dare attuazione al principio di sussidiarietà ed insieme di aumentare democrazia e buongoverno. Dobbiamo rimettere mano alla riforma dello Stato per liberare energie esistenti nella società ed insieme combattere gli enormi sprechi di burocrazie e clientele sviluppatesi negli anni.
    - Vocazione europea e mondiale dell’Italia, chiamata ad assumere nuovamente un ruolo chiave nella ridefinizione del quadro globale. C’è bisogno di un nostro protagonismo per costruire gli Stati Uniti d’Europa, capaci di programmare un progetto non solo di tenuta ma anche di crescita comune, fuori dai tecnicismi delle burocrazie, affinché l’UE divenga vera potenza globale, capace di assicurare stabilità interna e pace in molte aree del mondo, a partire dalla crisi in Medio Oriente.

    Tale progetto comporta scelte politiche contingenti e di medio e lungo respiro.
    Innanzitutto - secondo gli auspici del Capo dello Stato – offriamo un convinto sostegno con vigile lealtà al Governo Letta affinché possa operare per tutta questa legislatura. Ciò é nell'interesse del Paese, che ha bisogno di stabilità per profonde riforme, anche costituzionali, prima di tornare alle urne.
    Una stagione si sta chiudendo. La nuova non può essere costruita sull’ambizione di ereditare semplicemente una parte del vecchio sistema. Perciò non avrebbe senso partecipare in nessun modo alla trasformazione del PDL o offrire sponda a chi la teorizza anche evocando un presunto “padre nobile”.
    Il futuro e' un partito popolare, democratico, riformista, europeista, in netta discontinuità con la stagione berlusconiana e che in prospettiva si pensa e si organizza in concorrenza con la sinistra, ma degasperianamente alternativo alla destra.
    Questo progetto si colloca naturalmente – pur se in modo originale - nell'alveo del Partito Popolare europeo.
    Molti cittadini, tra cui tanti elettori e simpatizzanti, potranno essere coinvolti in tale progetto per far evolvere un disegno finora rimasto in fase embrionale. Infatti, il vero cambiamento avviene con la partecipazione dei cittadini e non solo degli eletti delle istituzioni. Tale nostro progetto è possibile solo con tante persone nuove, soprattutto credibili, che devono essere coinvolte attivamente.
    Per questo sarà fondamentale un confronto quanto più aperto possibile nei gruppi parlamentari, a cominciare dall’assemblea convocata per oggi e domani, in cui si mettano in discussione le diverse posizioni politiche e non personali. Dobbiamo chiarire senza equivoci il nostro intento di costruire un partito autonomo, oggi e nel futuro, da chiunque rappresenti il modello bipolare a carattere leaderistico che ci ha condotto all’attuale crisi politica. Dalla rigorosa verifica degli obiettivi discendono le scelte organizzative, ivi comprese eventuali divisioni che non possono essere determinate da anacronistiche e illogiche “cacciate” o espulsioni. E insieme dovrà avviarsi una nuova fase della nostra storia comune, caratterizzata da un appello ai tanti che, nella politica come nella società civile, sono alla ricerca di una seria strada da percorrere insieme. Vogliamo chiudere questa stagione delle polemiche interne (tutte accentrate in un gruppo autoreferenziale) per aprirci finalmente ad un autentico confronto con i tanti cittadini che hanno creduto in noi, nel progetto incarnato nelle liste di “Scelta Civica” e di “Con Monti per l’Italia”, e con i tanti che continuano a guardare, sempre più delusi, a ciò che la politica propone per il futuro dell’Italia.
    Gli italiani si sentono sempre meno rappresentati dalla politica e, allo stesso tempo, hanno voglia di fare qualcosa per orientare il loro futuro. Il nostro sarà quello di ridare loro rappresentanza sui problemi concreti della loro vita, non con fumosi, astratti o elitari discorsi. Questa rappresentanza si ricostruisce con proposte concrete e serie, ma anche attraverso l'ascolto e il coinvolgimento dei cittadini in un grande progetto. La politica deve tornare a incarnare la voglia che il Paese cresca e la speranza di un futuro migliore per tutti gli italiani. 

    Roma 15 novembre 2013

    .

    PARTECIPO ED INTERVENGO:

    MILANO

    15 Novembre 2014 h:9:00-13:00

    partecipo alla conferenza

    "LA BUONA SCUOLA ED IL COSTO STANDARD"

    Corso Monforte 35


    MILANO

    10 Novembre 2014 h:18:00

    partecipo alla presentazione del libro di Alganesh Fessah

    "OCCHI NEL DESERTO"

    Via Olivetani 3.


    CATANIA

    7 Novembre 2014 h:13:00

    intervengo al convegno nazionale Siped

    "PEDAGOGIA "MILITANTE". DIRITTI,CULTURE,TERRITORI."

    Università degli studi di Catania


    AUSCHWITZ

    1-2 Novembre 2014

    "VIAGGIO AD AUSCHWITZ CON I PARLAMENTARI."


    BRESCIA

    31 Ottobre 2014 h:17:30

    intervengo al convegno

    "LA BUONA SCUOLA. FACCIAMO CRESCERE IL PAESE."

    Comunità e Scuola Via Bollani 20, Brescia


    ROMA

    3o Ottobre 2014 h:17:30

    Democrazia Solidale organizza:

    "POVERTA': PROPOSTE PER L'INCLUSIONE"

    sala della Mercede, via della Mercede 55.


    VERONA

    27 Ottobre 2014 h:17:30-19:30.

    intervengo al convegno

    "LA DANZA DELLE RELAZIONI:DIALOGO, RECIPROCITA', LIBERTA'.

    Via San Francesco 22.



    ROMA

    24 Ottobre 2014 h:9:00.

    intervengo al convegno

    "LA SCOMPARSA DI PERSONA UNA SFIDA PER I PAESI UE

    Scuola Superiore dell'Amministrazione dell'Interno.Via Veientana 368.


    BRESCIA

    20 Ottobre 2014 h:15:00.

    intervengo al convegno

    "ACCOGLIENZA NON FA RIMA CON EMERGENZA"

    Via Trieste 17.



    MILANO

    17 Ottobre 2014 h:8:45.

    intervengo al convegno

    "UNO, NESSUNO, CENTOMILA"

    Palazzo Marino, Sala Alessi.


    ROMA

    14 Ottobre 2014 h:18:00.

    intervengo al laboratorio parlamentare

    "SCUOLA,EDUCAZIONE E CITTADINANZA ATTIVA"

    Sala delle Colonne, via Poli 19.


    MONZA

    10 Ottobre 2014 h:21

    intervengo al convegno

    "LA SFIDA DELL'EDUCAZIONE DI GENERE"

    MONZA.


    ROMA

    3 Ottobre 2014 h:9:00

    intervengo al convegno

    "DIDATTICA E PROCESSI DI APPRENDIMENTO"

    Università Lateranense, Piazza San Giovanni in Laterano 6/A ROMA.



    ROMA

    2 Ottobre 2014 h: 17:00

    intervengo al convegno

    "IMMIGRAZIONE ED INTEGRAZIONE CULTURALE NELLE SOCIETA' LOCALI "

    Via del Gesù, 72. ROMA.


    ADRO

    18 Settembre 2014 h: 21:00

    partecipo al convegno

    "LE SFIDE DEL MONDO. LE SFIDE DELLA GLOBALIZZAZIONE "

    Scuola della Madonna della Neve, Adro (BS).


    ROMA

    16 Settembre 2014 h: 10:00

    Presentazione del libro

    "ACQUA ALLE FUNI. PER UNA RINASCITA DELLA SCUOLA ITALIANA. " del prof. Dutto

    Camera dei Deputati- Sala Aldo Moro

    Palazzo Montecitorio.


    ROMA

    7 Luglio 2014 h: 17;00

    MENSA SCOLASTICA UN DIRITTO ESSENZIALE

    Camera dei Deputati- Sala della Mercede

    Via della Mercede 55.


    ROMA
    13 Maggio ore 10:00
    Nuove presenze religiose in Italia: un percorso d'integrazione.
    Camera dei Deputati, Sala Aldo Moro
    Palazzo Montecitorio.

    ROMA
    12 Maggio ore 17:00
    NUOVI ITALIANI NELLA SCUOLA INTERCULTURALE.
    Dipartimento di Scienze della Formazione, aula Claudio Volpi
    università degli studi Roma Tre, via Milazzo 11, Roma.

    ROMA
    24 Aprile ore 18:00
    1915
    INCONTRO SUL GENOCIDIO ARMENO.
    centro Russia ecumenica
    Borgo Pio 141.

    ROMA
    6 Aprile ore 16:30
    XVII congresso nazionale As. Pe. I
    EDUCAZIONE,FORMAZIONE, LAVORO.
    Questioni e prospettive
    Piazza della Repubblica 10.

    MILANO
    24 Marzo ore 10:30-12:30
    convegno
    LE COMPETENZE DI UNA GENERAZIONE INTERCULTURALE. I DICIOTTENNI E LA CITTADINANZA.
    Cripta dell'Università Cattolica del Sacro Cuore, Università Cattolica del Sacro Cuore, largo Gemelli 1.

    ROMA
    4 Marzo ore 15:00
    convegno
    GIUSTI DELL'UMANITA' MEMORIA DEL BENE E PREVENZIONE DEI GENOCIDI.
    Camera dei Deputati-Sala del Mappamondo, Palazzo Montecitorio piazza Montecitorio.

    ROMA
    25 Febbraio ore 9,00
    lezione alla Scuola Nazionale dell'Amministrazione
    IMMIGRATI IN ITALIA.INSERIMENTO SCOLASTICO E SECONDE GENERAZIONI.
    Sede della alla Scuola Nazionale dell'Amministrazione, via dei Robilant 11

    MILANO
    20 Febbraio 2014 alle 18:30
    Intervento alla presentazione del libro:
    SGRETOLAMENTO, VOCI SENZA FILTRO
    di Antonio Ferrari
    Libreria Jakabook, via Frua 11 ingresso via delle Stelline.

    MILANO
    10 Febbraio 2014 dalle 9:00 alle 17:00
    Intervento all'evento organizzato dal Telefono Azzurro
    SAFER IS BETTER: GENERAZIONI CONNESSE PER UN WEB A MISURA DI BAMBINI ED ADOLESCENTI
    Sala Montanelli- RCS Media Group, Via Solferino 26/a.

    ROMA
    24 Gennaio 2014 dalle 9:30-13:00
    Organizzo col gruppo "Per l'Italia" il convengo
    DIPLOMARSI CON SUCCESSO A 18 ANNI.
    Camera dei Deputati- Sala del Mappamondo. Palazzo Montecitorio, Piazza Montecitorio 1.

    ROMA
    18 Gennaio 2014 dalle 10:00-13:00
    Intervento all'evento organizzato da FARE per fermare il declino
    CON GLI INSEGNANTI PER FARE SCUOLA
    Conference center- Sala da Feltre- Via Benedetto Musolino 7.

    ROMA
    2 Dicembre 2014 dalle 15:00-19:00
    organizzo con la SIPED il seminario di studi
    LA LEGGE 4/2013 E LE PROFESSIONI DI EDUCATORE E PEDAGOGISTA NEL QUADRO DELLE NORMATIVE EUROPEE, NAZIONALI E REGIONALI.
    PROPOSTE PER UN'AZIONE PARLAMENTARE.
    Camera dei Deputati, sala del Refettorio, via del Seminario 6.

    ROMA
    2 Dicembre 2014
    intervento alla tavola rotonda
    LA PARITA' SCOLASTICA L'ETERNA INCOMPIUTA FRA DISCRIMINAZIONE ED INGIUSTIZIA
    all’interno di un Convegno sulle “Indicazioni nazionali per il curricolo”,il “Regolamento sul sistema di valutazione”,le nuove “Tecnologie didattiche digitali”, il Programma europeo “Erasmus+” “Medicina preventiva a scuola”il “Contratto collettivo Agidae” promosso dalla FIDAE
    presso l’Aula Magna dell’Università “Augustinianum”,
    Via Paolo VI, n. 25(a ridosso del Colonnato di San Pietro).


    ROMA
    30 Ottobre 2013 ore 17,00
    intervento alla presentazione delle conclusione della Quarantasettesima settimana Sociale dei Cattolici Italiani.
    LA FAMIGLIA ,SPERANZA E FUTURO PER LA SOCIETA' ITALIANA
    Camera dei Deputati, Sala della Regina
    Via della Mercede 55.

    ROMA
    15 Luglio 2013 ore 17,00
    Intervento alla presentazione del libro di Maria Cinque
    IN MERITO AL TALENTO
    Camera dei Deputati, Sala della Mercede
    Via della Mercede 55.

    MILANO
    1 Luglio 2013 ore 18:30
    Intervento alla presentazione del libro di Pacem Kawonga
    UN DOMANI PER I MIEI BAMBINI
    Centro culturale San Fedele
    Piazza San Fedele, 4.


    MILANO
    2 Giugno 2013 ore 20:30
    Intervento alla presentazione del libro di Claudio Vercelli
    NEGAZIONISMO, STORIA DI UNA MENZOGNA
    Memoriale della Shoah
    Piazza Edmond Safra, 1.

    MILANO
    12 Maggio 2013
    Intervento all'evento della Comunità di Sant'Egidio
    TUTTI ITALIANI, VERSO UNA NUOVA LEGGE SULLA CITTADINANZA
    Teatro alle Colonne

    MILANO
    11 Maggio 2013
    Intervento presso Comune di Milano convegno nazionale
    LA CITTÀ SI PRENDE CURA DEI SUOI BAMBINI
    Piccolo Teatro Strehler

    ROMA
    6 Maggio 2013
    Presentazione della proposta di legge sulla cittadinanza
    MARAZZITI-SANTERINI
    Camera dei Deputati

    GALLARATE (VARESE)
    8 aprile 2013 h 14:30
    Istituto Aloisianum - V.S. Luigi Gonzaga 8
    Ciclo di conferenze organizzate da
    Ufficio Scolastico per la Lombardia Varese
    Fondazione Card.Poupard
    Intervento di Milena Santerini su
    "COMPETENZE DEL CITTADINO"

    ROMA

    14 marzo 2013

    Presentazione del Rapporto UNDP 2013

    “THE RISE OF THE SOUTH: HUMAN PROGRESS IN A DIVERSE WORLD”

    Camera dei Deputati


    MILANO

    8 marzo 2013

    Casa della cultura Via Borgognona 3 Milano

    Intervengono Milena Santerini, Emilia De Biasi, Sara Valgimigli, Lucia Castellano

    LA POLIS DELLE DONNE